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Calendario rally 2023: un poker di appuntamenti in Emilia Romagna

Si correrà da fine maggio a metà settembre: al Taro ed al Salsomaggiore, si affiancano i rientranti Valli Piacentine ed Appennino Reggiano. Confermata l’uscita di scena del Città di Modena.

Saranno quattro i rally in programma l’anno prossimo nella nostra regione. La riunione federale di martedì ha plasmato un calendario 2023 dalla fisionomia non ancora del tutto definitiva, stante alcune incertezze – soprattutto, ma non solo, in termini di date – che verranno dipanate nelle prossime settimane.
Ad aprire la danze rombanti, in Emilia Romagna sarà ancora il Taro, nell’ultimo fine settimana di maggio: due le gare previste, come sempre, con il rally Internazionale valido per la International Rally Cup ed il più breve Nazionale a fare da stuzzicante corollario.

L’otto e nove luglio dovrebbe essere il fine settimana del ritorno del Valli Piacentine, che sarà essere riproposto ad undici anni dalla sua ultima edizione (nella foto Amicorally, i vincitori Medici-De Luis) in formato Nazionale non titolato. Al momento, tuttavia, la data è un rebus, in quanto quella richiesta dall’organizzatore PSA sarebbe stata sostituita dalla federazione a favore di un riposizionamento nell’ultimo fine settimana di agosto.

Il 29 e 30 luglio, invece, sarà la volta del Salsomaggiore: sulle strade termali, Media & Promotion manderà in scena il rally moderno, sempre valido per il CRZ, e quello storico, iscritto nel TRZ mentre non è prevista – almeno per ora – la gara di regolarità sport.

A chiudere gli appuntamenti in terra emiliana sarà l’Appennino Reggiano, messo in calendario per il 16/17 settembre. Organizzata ora da Maremma Corse 2.0, la competizione riprenderà il proprio cammino dopo un anno di riflessione avvalendosi della validità del CRZ. Il rally reggiano rappresenterà il quinto ed ultimo round della Zona 5, le cui altre gare saranno il Bianco Azzurro (1/2 aprile), l’Adriatico (20/21 maggio), il San Marino (17/18 giugno) e, come già detto, il Salsomaggiore di fine luglio.

Come ampiamente previsto, invece, nel calendario del prossimo anno non c’è traccia del Città di Modena: una defezione dolorosa quanto attesa, dopo l’amaro annullamento dello scorso autunno. L’auspicio è che i motori possano tornare ad accendersi già nel 2024 anche se, al momento, la sensazione è che in terra geminiana ci sia da lavorare sodo per posare le fondamenta sulle quali basare la rinascita del rally.

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