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Andrea Mazzocchi è il pilota dell’Anno 2020 di Rallysmo.it

Il 26enne figlio d’arte per la prima volta sul nostro trono: succede ad Antonio Rusce, che quest’anno scala in terza posizione, preceduto dall’altro piacentino volante Andrea Carella.

Andrea Mazzocchi è il miglior rallysta emiliano-romagnolo del 2020. Il 26enne piacentino scalza Antonio Rusce in vetta alla nostra tradizionale classifica, stilata sulla base delle classifiche finali dei vari campionati andati in archivio durante l’anno solare. Alle sue spalle, il sempre solido Andrea Carella a completare il brillante uno-due targato Piacenza, mentre il campione uscente si accontenta del bronzo. Bucci e Rivia si confermano tra i migliori portacolori del rallysmo di casa nostra.

COM’E’ STRUTTURATA LA CLASSIFICA 2020. Prima di addentrarci nei dettagli della graduatoria, vi spieghiamo i criteri che hanno plasmato la nostra classifica. Il sistema è quasi integralmente invariato rispetto all’anno scorso; i punteggi si basano sui piazzamenti finali nelle classifiche assolute e di classe, raggruppamenti e Coppe Acisport dei vari campionati nazionali ‘moderni’ (per le classifiche dei tornei federali, abbiamo considerato appunto le classifiche effettive, senza distinguere tra chi avesse i requisiti per aggiudicarsi i rispettivi titoli o meno). Per quanto riguarda le classifiche assolute di CIR, CIR 2RM, CIR Junior, CIRA, Italiano WRC, CIRT, Italiano R1, IRCup, Raceday, CRZ ed Aci Sport Rally Cup, abbiamo assegnato ai primi dieci rispettivamente 100, 90, 80, 70, 60, 50, 40, 30, 20 e 10 punti. Le classifiche delle classi, dei raggruppamenti e delle Coppe Acisport, IRC e Raceday prevedono, sempre per i migliori dieci, rispettivamente 25, 20, 15, 10, 7, 5, 4, 3, 2 ed 1 punto.

Il tutto, moltiplicando i vari punteggi per questi coefficienti: Al CIR è assegnato il coefficiente 5, a CIRA, CIR Junior ed Italiano R1, 4,5; CIWRC e CIRT hanno coefficiente 4, l’IRC (considerando anche le due sole gare valide per la classifica finale) e Raceday 3, la finale di Aci Sport Rally Cup gode di coefficiente 2, mentre i vari giorni del CRZ hanno coefficiente 1. La nostra classifica, invece, non contempla i vari trofei monomarca né la presenza in eventuali classifiche di campionati stranieri od internazionali.

ORO A TRAZIONE ANTERIORE. Dunque, com’è maturato il successo del figlio d’arte (in azione a Roma nella foto AciSport) nella nostra classifica? Andrea Mazzocchi (che ha corso con la pavese Silvia Gallotti sulle Fiesta R2) è arrivato all’oro conquistando il CIR Junior, soprattutto: trionfo sacrosanto, conquistato al termine di una stagione di alto livello che lo ha visto prevalere anche nella classifica R2B del CIR e chiudere secondo in quelle Due Ruote Motrici dello stesso campionato, e nelle analoghe graduatorie del CIR Asfalto. Qualche altro punticino è arrivato dai piazzamenti in R2B del tricolore terra e nella quinta zona del CRZ. Insomma, la nostra classifica non fa altro che sottolineare lo splendido Duemila-venti di un pilota apparso decisamente cresciuto sotto ogni profilo. Per la cronaca, Mazzocchi dodici mesi fa si era piazzato dodicesimo, mentre nel 2018 era stato il nostro vicecampione.

COMPAGNI DI PODIO. Dietro ad Andrea, Andrea. Proprio così, visto che Mazzocchi si è messo alle spalle l’omonimo e conterraneo Carella. Il 32enne – come sempre affiancato da Enrico Bracchi – ha chiuso per il secondo anno consecutivo sul gradino mediano del nostro podio soprattutto grazie alla solida partecipazione nel Campionato Italiano WRC: il secondo posto nell’assoluta ed il titolo di classe R5 hanno rappresentato la parte maggiore del bottino conquistato, ma altri punti pesanti sono arrivati nelle partecipazione alle zone 3 e 6 del CRZ, chiuse entrambe con il secondo posto nelle assolute e nelle graduatorie di classe. Utili a rimpolpare la classifica i punti raccolti infine nella classifica assoluta dell’AciSport Rally Cup. Un argento fatto di tanti argenti, insomma.

Le carte in regola per confermarsi il re dei rallysti emiliani sembrava averle tutte, alla vigilia della stagione, ma giunto alla bandiera a scacchi di quest’anomalo anno, Antonio Rusce (disputato con una Citroen C3 e poi sulla più familiare Fabia, condividendole con Sauro Fornacchia) ha dovuto accontentarsi del bronzo. Il reggiano si è messo al collo l’argento contando sui piazzamenti nelle classifiche assolute del CIR, del tricolore asfalto e dell’IRCup; decisamente non abbastanza per insidiare il tandem proveniente dall’Emilia occidentale, ma più che sufficienti per non avere concorrenza nella corsa al completamento del nostro podio.

GLI ALTRI INQUILINI DELLA TOP-10. Più staccati, infatti, troviamo Andrea Bucci e Simone Rivia. Il romagnolo ha migliorato di due posizioni il già buonissimo piazzamento nel 2019, confermandosi miglior terraiolo della nostra regione. Il pilota di Malatesta ha messo le mani sulla quarta posizione grazie al titolo di classe R3 nel tricolore terra ed ai piazzamenti nel Raceday 2019/20. Alle sue spalle, il sempre concreto Simone Rivia (quarto dodici mesi fa): il parmense, grande specialista del trofeo Suzuki, sfoggia soprattutto il piazzamento nell’assoluta del tricolore R1. Solo sesto uno dei più attesi piedoni della nostra terra: Simone Campedelli ha perso il podio a causa del deludente epilogo della campagna nel CIRT: il quarto posto nell’assoluta ed in classe R5 costituiscono un insipido brodino per il veloce piedone cesenate.

Sorride invece Lorenzo Costi, settimo grazie al titolo R3 ed all’argento nell’Over 55 del CIR, nonché quarto di classe nel tricolore asfalto. Risultato in chiaroscuro per Giorgio Cogni: l’ottavo posto riflette un’annata convincente in termini di prestazioni, ma altalenante nei risultati. Lorenzo Grani si è confermato tra i migliori dieci contando sui piazzamenti nell’assoluta ed in R5 nel CIWRC, ma anche sugli acuti nel CRZ e nell’AciSport Rally Cup. L’elenco dei magnifici dieci è completato dalla new entry Matteo Bonini: l’ex crossista reggiano, al primo anno a tempo pieno nei rally dopo le prime apparizioni della passata stagione, si è ben comportato arrivando infine a conquistare il secondo posto di R3 nel CIR, il primo di classe nel CIR Asfalto ed il quarto di raggruppamento nell’IRCup.

FELICI E SCONTENTI. Sorride, anche se rimasto fuori dalla lista dei primi dieci, Zelindo Melegari, buon protagonista nelle classifiche di Produzione del CIR e del CIR Asfalto (oltreché nell’Europeo). Pollice su pure per Michele Spagnoli, velocissimo in N2 (classe che lo ha visto ben figurare nel CIWRC, nel CRZ e nell’AciSport Rally Cup), il terraiolo Andrea Succi e l’asfaltista Roberto Vescovi, mastica un po’ amaro Marcello Razzini, mentre Ivan Ferrarotti paga la scarsa confidenza con la Fabia R5. Oltre il ventesimo posto Gianluca Tosi, un altro habitué delle zone nobili della nostra classifica annuale e stavolta attardato dalla infruttuosa partecipazione all’IRCup.

L’ALBO D’ORO. Scattata nel 2011, l’iniziativa – che, negli anni, si è basata su criteri diversi per la creazione della classifica finale - annovera questi campioni: Claudio Gubertini (2011), Simone Campedelli (2012), Andrea Carella (2013), Roberto Vescovi (2014), Ivan Ferrarotti (2015 e 2018), Andrea Dalmazzini (2016 e 2017) ed Antonio Rusce (2019). A loro, quindi, si aggiunge ora Andrea Mazzocchi.

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