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Un 2017 a trazione integrale per Ivan Ferrarotti

Dopo i tre scudetti consecutivi in 2RM, il pilota di Castelnovo Monti sta allestendo un programma che lo vedrà impegnato in alcune gare del CIR con una S2000 o, più probabilmente, al volante di una R5. Al suo fianco, il siciliano Gaetano Caputo. Entro metà febbraio la definizione del programma stagionale.

Con le vetture a due ruote motrici ha vinto tutto: basti dire che gli ultimi tre scudetti del CIR riservati a queste vetture portano la sua firma. Ora, giustamente, Ivan Ferrarotti sposta il mirino al piano di sopra. Ovvero, alle vetture a trazione integrale. Auto con le quali, peraltro, ha già ampiamento dimostrato di saperci fare nelle poche occasioni in cui vi ha corso.

Anche se molti aspetti del programma agonistico devono ancora essere definiti, Ivan non si tira indietro e ci spiega quali siano le linee guida sulle quali sta fondando il suo progetto agonistico. “Dopo le soddisfazioni che abbiamo collezionato negli ultimi anni – attacca -, vorrei provare a fare il salto di qualità e correre con le vetture che danno vita all’assoluto del CIR. Diciamo che questa sarà una stagione di puro apprendistato, peraltro con pochissimi test, quindi partirò con l’obiettivo di fare esperienza e divertirmi. Poi, se tutto andrà bene, magari nel 2018 potrei fare una gara in più per poi disputare l’intero campionato l’anno dopo. Ecco, questo sarebbe il percorso a lungo termine che ho in mente. E’ un progetto molto stimolante ma che comporterà grossi sforzi sotto ogni aspetto”.

Al Ciocco, dunque, vedremo Ferrarotti al volante di una trazione integrale. E con un nuovo navigatore al suo fianco: il siciliano Gaetano Caputo. Le certezze, per ore, finiscono qui. “Prima di definire il calendario di gare alle quali prenderò parte – spiega Ivan -, ovviamente aspetto di sapere con quale auto e quale team correrò. Allo stato attuale delle cose, credo che sarò al via di una R5 più che di una S2000; di certo, non farò tutto il CIR ma solo alcuni rally ed è possibile che, per quest’anno, mi concentri solo su quelli su asfalto”.

Entro 10/15 giorni ne sapremo di più. Intanto, Ferrarotti guarda al futuro più immediato: “Andrò alla Ronde del Canavese, a fine febbraio, ma ancora con una Clio R3, per togliermi un po’ di ruggine e prendere confidenza con Gaetano Caputo. Poi, arriverà il momento di salire sulla nuova macchina e fare almeno un primo test in vista del Ciocco. Cosa mi aspetto dalla nuova vettura? Guarda, ti dico solo che faccio tabula rasa e cancello tutto quanto appreso nelle poche gare corse sulla Grande Punto S2000. So benissimo che, qualunque sia la vettura sulla quale correrò quest’anno, sarà una macchina completamente diversa da quella che ho guidato l’ultima volta al Città di Modena 2014 (foto Dino Benassi). Al Ciocco sarà davvero come mettere il grembiule ed affrontare il primo giorno di scuola…”.

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