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Pilota dell’anno di Rallysmo.it: sul trono 2018 torna Ivan Ferrarotti!

Il reggiano di Best Racing Team, protagonista del CIR 2RM, riconquista lo scettro già arpionato tre anni fa, ereditandolo da Andrea Dalmazzini. Podio virtuale per il piacentino Andrea Mazzocchi, big del tricolore Junior, ed il parmigiano Marcello Razzini, rivelazione dell’IRC.

Il 2018 è l’anno di Ivan Ferrarotti. Il pilota di Castelnovo Monti - nella foto di Massimo Carpeggiani, in azione al Ciocco - torna in vetta alla nostra speciale classifica annuale riservata ai conduttori di Emilia-Romagna, Marche e San Marino, succedendo ad Andra Dalmazzini, numero uno del 2016 e 2017. Anche il portacolori di Best Racing Team è al bis, avendo già svettato nel 2015. Andrea Mazzocchi, Marcello Razzini, Giorgio Cogni e Bruno Bentivogli i migliori cinque della graduatoria.

COM’E’ STRUTTURATA LA CLASSIFICA 2018. Volete capire come ha fatto il portacolori di Best Racing Team ad issarsi di nuovo sul trono della nostra classifica? Prima di tutto, allora, vi spieghiamo i criteri che hanno plasmato la nostra graduatoria. Il sistema è quasi integralmente invariato rispetto all’anno scorso (abbiamo solo modificato i coefficienti di alcuni campionati): i punteggi si basano sui piazzamenti finali nelle classifiche assolute e di classe, raggruppamenti e Coppe Acisport dei vari campionati nazionali ‘moderni’. Per quanto riguarda le classifiche assolute di CIR, CIR 2RM, CIR Junior, CIRA, Italiano WRC, CIRT, Italiano R1, IRCup, Raceday e Coppa Italia, abbiamo assegnato ai primi dieci rispettivamente 100, 90, 80, 70, 60, 50, 40, 30, 20 e 10 punti. Le classifiche delle classi, dei raggruppamenti e delle Coppe Acisport, IRC e Raceday prevedono, sempre per i migliori dieci, rispettivamente 25, 20, 15, 10, 7, 5, 4, 3, 2 ed 1 punto.

Il tutto, moltiplicando i vari punteggi per questi coefficienti: Al CIR e CIRA coefficiente 5; 4 per Italiano WRC, CIRT, ed IRCup; coefficiente 3 per l’Italiano R1 (era 1 nel 2017), Coppa Italia e Raceday (elevato da 2). Anche quest’anno, purtroppo, non possiamo assegnare i punti del Campionato Regionale Acisport - che avrebbe assunto coefficiente 1 - in quanto, al momento di redigere questa graduatoria, Acisport non aveva diramato le classifiche ufficiali (del resto, stiamo ancora aspettando quelle del 2017…).

UN SUCCESSO A DUE RUOTE MOTRICI. Il titolo di miglior pilota di zona, Ferrarotti se l’è guadagnato disputando un’ennesima stagione da protagonista nel CIR Due Ruote Motrici con una Clio R3T della Gima. In particolare, i punti decisivi per agguantare la vetta, Ivan li ha conquistati con il secondo posto nella (discussa e discutibile) classifica assoluta del tricolore 2RM, senza dimenticare i punti raggranellati a livello di Coppa di classe; il coefficiente (5) ha impresso ovviamente una spinta decisiva. Per la cronaca, comunque, Ferrarotti ha ulteriormente puntellato la sua posizione con i punti di classe conquistati nel CIWRC (il reggiano ha corso a San Martino) e nella Coppa Italia Zona 2 (grazie al piazzamento dei Laghi). Al di là dei numeri, Ferrarotti ha pienamente legittimato questo successo con prestazioni di assoluto valore, tra le quali ricordiamo il recente bronzo nel trofeo Renault riservato alle Clio turbo del campionato francese messo a segno, insieme al sammarinese Massimo Bizzocchi, al VAR. Non meno importante, ovviamente, il successo nel trofeo tricolore Clio R3 Top, conquistato con il navigatore lombardo Giovanni Agnese.

COMPAGNI DI PODIO. La piazza d’onore va al giovane piacentino Andrea Mazzocchi. Navigato dalla pavese Silvia Gallotti su una Peugeot 208 di Vieffecorse, il figlio d’arte ha chiuso secondo nel CIR Junior e nella Coppa di classe R2 ed ha rastrellato altri punti nella stessa R2 dell’Italiano WRC e nel CIRT (dove figura pure nella classifica Under 25). Andrea ha scalato un paio di posizioni rispetto al 2017, a conferma di una crescita importante evidenziata anche dai due successi assoluti al Rally Race ed al Castelli Piacentini oltre a quello colto agli Shootout del Supercorso Acisport. Emiliano anche il terzo inquilino del podio: Marcello Razzini, alfiere di Collecchio Corse, ha messo le mani sul bronzo centrando il quarto posto assoluto ed il quinto di R5 nell’IRC ed al primato nell’assoluta di Coppa Italia Zona 2 e nella graduatoria di classe. Il parmigiano, affiancato dal piacentino Gianmaria Marcomini, è stato la rivelazione della serie per asfaltisti, riuscendo a tenersi regolarmente dietro le più potenti WRC e veleggiando sempre a ridosso del podio assoluto alla sua prima stagione su una quattro ruote motrici (la Peugeot 208 by MM Motorsport). La vittoria all’Appennino Reggiano è la ciliegina sulla torta di una stagione che ha fatto da trampolino di lancio per un pilota ora orientato al salto nel CIR, ma orientato anche a correre almeno le gare emiliane dell’IRC.

GLI ALTRI BIG 2018. Niente podio ma tanti applausi per Giorgio Cogni. Il giovane piacentino, quarto, è approdato non lontano dalla nostra zona medaglie grazie alla dominante stagione sulla Swift: se la perentoria vittoria del trofeo Suzuki non ha inciso in questa classifica – ma è stata decisamente apprezzata -, a proiettare il più giovane dei fratelli Cogni nelle prima metà della top-10 è stato il titolo tricolore R1. Bruno Bentivogli si conferma solida presenza del rallysmo nostrano e chiude un’ennesima stagione da big delle gare sterrate con i buonissimi piazzamenti nel Raceday (e con la solida partecipazione al Lahti). Scende dal podio Antonio Rusce, sesto dopo un 2018 concreto nel CIR e nel CIRA; dietro di lui, Daniele Ceccoli, il quale perde un paio di posizioni rispetto a dodici mesi fa; risultato che rispecchia l’epilogo meno felice nel CIRT (da secondo a terzo assoluto, come ben sappiamo).

Andrea Carella è ottavo, sospinto dai piazzamenti raccolti nel tricolore WRC con la Peugeot 208 R5, poi ecco l’altro terraiolo sammarinese Davide Gasperoni, il cui approdo tra i migliori dieci è dovuto ai risultati conquistati nel Raceday e nel CIRT. Solo decimo Simone Campedelli: risultato a sorpresa, per il romagnolo arrivato a giocarsi lo scudetto del CIR con Andreucci e Scandola sino all’atto finale. A penalizzare il cesenate, il fatto di aver raccolto punti solo nelle classifiche del campionato principale e non, come nel 2017, anche nell’allora TRA (ora CIRA). Non hanno raggiungo la top-10 ma hanno comunque convinto Jader Vagnini e Filippo Baldini (costantemente protagonisti del Raceday con le rispettive vetture di R3) ed il giovane modenese Lorenzo Grani (campione di R2 ed Under 25 nel CIWRC). E Dalmazzini? Il talento di Pavullo non ha potuto difendere il titolo 2016 e 2017 a causa di un programma estremamente ridotto: alla fine, per lui, un 23° posto frutto dei punti collezionati con il piazzamento nell’assoluta del CIRA.

L’ALBO D’ORO. Scattata nel 2011, l’iniziativa – che, negli anni, si è basata su criteri diversi per la creazione della classifica finale - annovera questi campioni: Claudio Gubertini (2011), Simone Campedelli (2012), Andrea Carella (2013), Roberto Vescovi (2014), Ivan Ferrarotti (2015), Andrea Dalmazzini (2016 e 2017) ed ora, di nuovo, Ivan Ferrarotti.

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