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Manzoni ed il Team Drago per l'undicesima volta campioni del TIVM

Undicesimo sigillo in gruppo CN del 62enne pilota di Alfonsine nel TIVM: il 62enne portacolori del team ravennate, al volante di una Osella PA21/S-Honda di classe 2000, a conclusione di un’ennesima stagione da incorniciare, si conferma uno dei più importanti interpreti della serie.

Si scrive TIVM e si legge, ormai, Trofeo Italiano Velocità… Manzoni. Già, perché con l’undicesimo titolo messo in bacheca alla cronoscalata di Pedavena (9 della Zona Nord, 1 della Zona Sud, più una Coppa Classe 2000 dell’allora gruppo ES/B), il pilota di Alfonsine ha ribadito il suo ruolo di grande protagonista nel secondo campionato nazionale dedicato alle salite.

Il copione messo in scena in questo 2017 è un replica di successo di quanto già visto negli anni scorsi: grazie ad mix di velocità, ottima visione strategica ed esperienza, Manzoni è stato costantemente un punto di riferimento in CN, viaggiando con assiduità in alta classifica. Il ruolino di marcia - sempre riferito alla CN2000 - dice tutto: primo a Svolte di Popoli e Nevegal (qui è arrivato anche un argento assoluto), secondo a Pedavena (foto), terzo a Verzegnis e Castellana, quinto a Gubbio. Al di fuori del campionato, va ricordato anche il terzo posto assoluto ed il primo in E2CN 2000 a Pieve Santo Stefano.

Niente male, per un pilota non più giovanissimo (la carta d’identità dice 62) e da solo una decina d’anni approdato alle corse. Il quale, ora, gongola: “E’ stata una vittoria fortemente voluta e sudata, credo proprio che si possa dire anche meritata – ha dichiarato Franco appena spento il motore della sua Osella a Pedavena -. Questa è stata una stagione eccezionale, caratterizzata da prestazioni che ci hanno pienamente soddisfatto. Il clou resta il primato dei CN a Nevegal, che inseguivo da tempo: superare il limite fissato una decina d’anni fa da gente come Baldi e Merli, per di più dovendo affrontare una chicane aggiuntiva, mi ha dato una grande gioia”.

Quest’ennesima impresa di Manzoni è arrivata grazie al contributo di diverse persone. Da Michele Villani, che lo ha sempre accompagnato, alla Paco74 che ha messo a punto l’Osella a livello telaistico; da Simone Faggioli che ha curato l’assetto della vettura alla LRM dei fratelli Petriglieri, alla quale va il merito di aver dotato Manzoni di un motore Honda tanto affidabile quanto prestazionale; dalla TeknoGear – che ha fornito il cambio – alla scuderia Speed Motor, per finire, ovviamente, al Racing Team Drago di Ravenna. Il cui leader Enzo Licheni, ora, sorride ricordando un aneddoto forse poco noto ai più: “Con Franco, ci siamo conosciuti alla salita Monte Giardino-San Marino del 2007, che credo coincidesse con il suo esordio. Lui su una Viali 2500, io con una Sighinolfi. Prima della gara, mi fece mille domande, arrivando anche a farmi notare come il suo prototipo avesse un passo più corto del mio. Poi arrivò la corsa. Io andai subito a sbattere, di muso, al terzo tornante. Risultato: macchina ‘accorciata’ di cinquanta centimetri. Tornai giù mogio, sul carroattrezzi, e mi lasciarono con la mia auto malconcia proprio davanti a Franco, che stava invece ancora attendendo di partire. Lo guardai e gli dissi ‘Vedi, adesso il mio prototipo è lungo come il tuo…’. Fu così – conclude sorridendo - che Franco mi chiese di entrare nel Team Drago…”. E da una battuta si è arrivati ad una collezione di undici titoli: certo che questo matrimonio tra ravennati s’aveva proprio da fare…

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