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L’IRC arruola Belli, Tosi e Montanari, Vellani tentato dall’Italiano WRC, Cagni approda nel tricolore terra

Piloti reggiani al lavoro per definire i programmi stagionali: due conferme ed una new entry nella serie di Norcini e Tedaldi, mentre quella federale potrebbe riaccogliere il veterano che traguarda quest’anno i trent’anni di attività. Il giovane sampolese, invece, va controtendenza e sceglie la ‘scuola’ delle strade bianche.

L’apertura dei vari campionati nazionali sta avvicinandosi sempre più e, con essa, iniziano finalmente a trovare una collocazione i tasselli che comporranno lo scacchiere agonistico di questo 2017. Tra i primi che hanno pianificato più o meno definitivamente la loro stagione troviamo alcuni reggiani. E per tre di loro il piatto portante si chiamerà IRC. La serie ‘alternativa’ per asfaltisti ospiterà ancora una volta uno dei suoi fedelissimi, ovvero Marco Belli. Il pilota di Castelnovo Monti si presenterà – con l’impeccabile modenese Andrea Albertini a dettare le note - all’apertura del Lirenas con una Mitsubishi Evo X di classe R4 (della MFT), con il chiaro intento di ridare la scalata a quel titolo di raggruppamento già vinto più volte in passato; la speranza, ovviamente, è quella di assistere ad un bel derby regionale al vertice tra il veterano reggiano ed i campioni in carica del raggruppamento, i parmensi Pini-Pellegrini. Inoltre, il portacolori di Movisport sta cercando di chiudere un budget sufficiente per correre almeno un paio di gare extra (sicuramente l’Appennino Reggiano, per l’altra il ballottaggio è tra Modena e RAAB) con una vettura di classe R5.

Altro habitué dell’IRC è Gianluca Tosi (nella foto di Massimo Carpeggiani, in azione al Monte Caio 2016). Sempre affiancato da Alessandro Del Barba, il carpinetano darà l’assalto al raggruppamento di R3 con la ‘solita’ Clio della Gima. Reduci da un’ottima stagione alla quale è mancato solo l’hurrà finale in questo campionato, Tosi e Del Barba partiranno con il coltello tra i denti e la determinazione di fare quel salto di qualità (in termini di continuità di prestazioni, più che altro) che possa portarli, a fine stagione, sul trono conquistato l’anno passato da Michele Rovatti e dalla felsinea Valentina Catone. Anche per questo equipaggio, oltre alle quattro gare dell’IRC c’è nel mirino la partecipazione ad un paio di rally (Appennino Reggiano e, probabilmente, Modena) con una vettura di classe R5. Un esordio che Tosi aspetta dallo scorso autunno, quando solo in extremis saltò la partecipazione al rally di casa con la Fiesta (quella opzionata era indisponibile a causa dell’incidente di Modena).

Matteo Montanari, infine, è il terzo reggiano ad aver già optato per l’IRC. Per lui sarà l’esordio in un campionato dopo sei stagioni di gare-spot: la continuità sarà offerta dalla Peugeot 208 (Publirace) con la quale ha già corso nel recente passato, mentre a guidarlo dal sedile destro ci sarà l’esperto carpinetano Stefano Costi. L’obiettivo, ovviamente, è quello di maturare esperienza e di migliorare il passo di corsa in corsa, cercando di chiudere la prima stagione marchiata IRC in una buona posizione in R2. Montanari ritroverà poi l’amico Manuel Tamagnini per disputare l’Appennino Reggiano.

Da un campionato su asfalto all’altro. Quello organizzato da Acisport potrebbe riabbracciare Roberto Vellani: questo, per lo meno, è il desiderio del pilota matildico, che vorrebbe festeggiare i suoi trent’anni da rallysta disputando, con una Peugeot 208-R5 di Munaretto, un campionato del quale ha già vinto la Coppa di classe S2000 ai tempi in cui la serie si chiamava TRA. Vellani, però, al momento non ha ancora completato il budget necessario per assicurarsi la partecipazione all’Italiano WRC; di certo, quindi, c’è la presenza ai rally di Modena ed all’Appennino Reggiano, ovviamente sempre con la biancoverde 208 Power Car (e, salvo imprevisti, con l’ottimo Luca Amadori come navigatore).
Interessante, per finire, la scelta del 26enne Davide Cagni. Il pilota di San Polo d’Enza, da anni frequentatore dei trofei Suzuki, si presenterà al via del Campionato Italiano Terra, sempre con la sua Swift di classe N2. Una scelta coraggiosa e non facile, motivata dal desiderio di continuare nella crescita di pilota; Cagni avrà Daniele Benedetti a navigarlo e a fargli da ‘maestro’ in questa stagione in cui per il reggiano ci sarà davvero tutto da imparare. Oltre a questo, Cagni potrebbe poi prendere parte al rally (letteralmente) di casa con una vettura di classe R2.

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