Il Colline Matildiche dice 71 e il pronostico è un rebus
Nelle ore in cui Fabrizio Carbognani viene dichiarato fuori pericolo, ecco svelato l’elenco iscritti della prima edizione del Rally Day matildico: scopriamo insieme i temi agonistici della seconda gara reggiana.
Domenica, allora, tutti in gara per Fabrizio Carbognani. A maggior ragione adesso che il navigatore è uscito dal tunnel della prognosi riservata e si accinge ad essere trasferito all’ospedale di Reggio Emilia; notizia, che ci apre il cuore, ci fa tirare un sospirone di sollievo grande così e ci permetterà di assaporare il rally in un clima di serenità, lasciandoci concentrare sui tanti temi che renderanno la competizione stuzzicante.
Un ottimo motivo per non mancare sarà quello di stringersi intorno a due protagonisti locali che, per motivi diversi, meriteranno di sentire tutto il calore degli appassionati di rally. Uno è Cristian Cerlini, che sarà alla sua prima ‘uscita pubblica’ dopo l’incidente del Friuli: bell’esempio di forza e determinazione, il ‘naviga’ di Castellarano tornerà finalmente ad assaporare l’aria da rally. Rigorosamente da spettatore, s’intende, ma intanto siamo certi che raccoglierà dal vivo quelle testimonianze d’affetto che non sono mancate nei giorni più difficili. L’altro è Ivan Ferrarotti, ovviamente: il regolamento non gli permette di correre, ma il pilota, fresco di scudetto Produzione (e vittoria nel Trofeo R3), sarà puntualmente a bordo strada. E speriamo che, magari insieme a Cerlini, voglia farsi vedere anche in zona palco d’arrivo: non per rubare la scena ai colleghi, ma per fare il pieno d’applausi che i due meritano, alla grande.
UNA POLTRONA PER… DIECI. E veniamo alla gara. Che promette di tenerci sulle spine, considerando che l’elenco iscritti è buono nei numeri (71, curiosamente lo stesso numero raggiunto dall’altro rally day reggiano corso lo scorso giugno, a Carpineti) e, soprattutto, nella qualità. Chi vincerà il 1° Colline Matildiche? L’istinto direbbe di puntare sul 4 azzurro, la ragione no. Certo, Medici-Zamboni meritano la palma di favoriti, ma ci sono almeno altri cinque equipaggi che partiranno con l’idea meravigliosa di finire la giornata sul gradino centrale del podio.
Penserini-Romei e Gianesini-‘Fulvione’ lanceranno la sfida dalla stessa classe di Medici, Vellani-Amadori e Tosi-Del Barba lo faranno con le Clio R3C, mentre Belli-Zanella proveranno a fare il colpo grosso con la loro ‘Mitsu’ di gruppo N. Poi ci sono gli outsider: Rusce-Mori (foto Benassi) e D’Arcio-Aldini possono scombinare i piani di più di un pretendente alle posizioni di vertice, Cerioli-Aguzzoli partono per divertire e divertirsi, ma il veterano che proprio su queste strade s’è costruito una fama incrollabile merita considerazione, nonostante non abbia mai guidato la Clio S1600. Infine, come dimenticare Castagnoli-Minetti, come sempre dalla A6 con furore (e terrore degli avversari)?
I DUELLI DI CLASSE. Detto di quelli che si giocheranno verosimilmente il bottino principale, sotto con gli altri non meno importanti protagonisti di un rally day che, lo ricordiamo, sarà la prima delle due prove del Trofeo Parmigiano-Reggiano. Per tutti loro, dunque, in palio non c’è solo il successo di classe, ma la prospettiva di mettere le mani, fra tre settimane, su premi di assoluto valore.
Della S1600 abbiamo in parte già parlato, ma è doveroso ricordare che Bonfatti-Albertini potrebbero essere tra le sorprese della gara, considerando i buoni progressi mostrati dal simpatico pilota modenese; Franco Galeazzi-Vernizzi rispolverano la loro C2 in vista della gara (letteralmente) di casa al Monte Caio.
La R3C sarà un affare tra Vellani e Tosi, ma sarà interessante seguire il ritorno in gara di Saccheggiani-Benassi (ovviamente per Andrea, inattivo da circa un lustro, è l’esordio sulla Clio) e quello di Ghirri-Figone, che quest’anno hanno corso solo il primo spicchio dell’Amorotto. Tra i due mattatori e gli altri due equipaggi dovrebbero viaggiare i modenesi Marti-Bentivogli (Citroen DS3), unici al via in R3T.
Il re della Produzione dovrebbe essere Marco Belli, con Paolo Gualandi-CIambellini e Medici-Bedoni a sfidarsi per l’argento di N4. La classe A7 vi darà spunti d’interesse a go-go: i veneti Padovan-Tessaro difendono il successo ottenuto all’Amorotto, Severi-Costi vogliono invece ‘vendicare’ proprio quella vittoria di classe sfumata in extremis a favore del veneto. Valla-Migliorini e Cocco-De Montis non vanno sottovalutati, alla pari di Zanni-Incerti e Montanari-Tamagnini; forse un pelo sotto ci sono Ferraroni-Tagliavini, Bonvicini-Adragna, da scoprire gli altri equipaggi di fuori, ovvero Grassano-Amendola (sulla Honda Civic Type-R), Festini Sughi-Gecchele ed i due Oss Pegorar.
La R2B potrebbe parlare parmigiano: Andrea Galeazzi-Ercolani sono l’equipaggio di riferimento, ma Fabio Battilani (al rientro dopo lo sfortunato Friuli, sarà affiancato dal campione dell’ERMS Rally Cup 2013 Massimo Bizzocchi) può stupire, anche se pagherà la ridottissima esperienza sulla Peugeot 208. Ad insidiare Galeazzi Jr ci proveranno Arati-Cuoghi (in buona crescita in questa loro prima stagione), il veloce ed inesperto Razzini (con Palù al fianco), Ferrari-Darbusti e Prete-Ialungo (per il pilota reggiano è il ritorno al volante dopo ben oltre un anno). Promettono buone cose anche Gazzotti-Torri, in gara con una Citroen C2 di R2C.
Lotta senza quartiere in N3. Bernardi-Muccini sono da posizioni molto alte (vedi Amorotto), ma sappiamo che il ragazzo di Palagano, saggiamente, non trascurerà la concorrenza portata da Zorra-Bertolini, Incerti-Debbi, Frazzani-Altomare, Borghi-Zanni, Roberto Costi-Franzoni, dai giovani Ravazzini-Sforacchi e Alan Gualandi-Lamecchi e da Rizzoli-Tassi e Fuochi-Onorati.
Castagnoli-Minetti sono i big della A6, classe che vede al via altra gente di buon valore come Zappettini-Figari, Lupi-Giorgio, Gherardi-Ragnacci, Multari-Brizzolara, Maddaloso-Rosina e Dalsass-Zadra. Due sole auto in A5 e favori del pronostico per Fontani-Pettorelli, ma occhio a Ponti-Boni: Fabrizio torna al volante dopo molto tempo e se solo si ricorderà delle prestazioni che sapeva confezionare, per il veloce veterano di Rubiera non sarà una passeggiata.
Pronostico incerto pure in N2: puntare sui fratelli Di Marco è molto sensato, trascurare i giovani Mazzi-Virgilli e Giorgini-Salgaro ed i più esperti Cani-Fontanesi, Balugani-Malvolti, Milioli-Basenghi, Oppici Camoirano e Casciari-Perrino sarebbe invece un grave errore. La N1 sarà un duello tra i toscani Cancherini-Maroni ed i locali Foracchia-Spiga, la A0 dovrebbe essere feudo di Dodaro-Maletti (inusualmente su una 600), con Vincenzo e Filippo Sirro a giocarsi il secondo posto con Manfredini-Saresini.
In R1B vedremo l’esperto ‘Cerutti Gino’, affiancato da Giancarla Guzzi, mentre la Racing Start propone Turrini-Aldini e Azzaretti-Spagnolo, con i primi certamente favoriti. Una sola ‘storica’ al via, ma la mitica Ford Escort RS di Andrea Tonelli e Roberto Debbi vale il prezzo del biglietto.